30 aprile 2024
Alle ore 17

 

Dialoga con l’Autore, Francesco Macciò

Invito alla presentazione

Questo libro è una autointervista da cui sono cancellate le domande all’autore e restano soltanto le sue lacunose, sospese risposte.
«Le vertigini che mi perdono sono le architetture che ritrovo. Io sono e non sono quelle vertigini e quelle architetture...». L’idea che percorre l’intero volume è l’utopia di una vita che resista agli attentati contro la vita, che si opponga a silenzio, morte, follia: «è la facoltà di pensare essenziale tutto quello che potrebbe essere rispetto quello che è». Il gioco dell’arte abbandona le comode superfici per inoltrarsi nel pericolo delle profondità, nella selva
del non-ancora-detto, al centro di sé: «La psiche umana è un albero con tutte le radici visibili. Per uno scrittore che vuole essere nomade della sua mente la psiche è una grande scommessa. Lui non viaggia per estensioni di territorio ma trivellando se stesso in un solo punto». Il libro si chiude con un invito al lettore a inventare i titoli dei libri futuri dell’autore: «E adesso, direi che è l’ora di chiudere l’intervista. Mi dirai: come? Semplice: con l’elenco
dei titoli dei miei prossimi libri. Ma questo è un lavoro che lascio a te, perché io non li conosco ancora. Puoi inventare. Da ora. Io resto qui, come pietra paziente. Parlami d’altro: dell’altro dentro di noi».

Piccola Biblioteca Anterem, 2024

 


Per info: 0102546431
bu-ge.eventiculturali@cultura.gov.it


Luogo:
Biblioteca Universitaria di Genova - via Balbi 40
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